Ufficio
«Niente è nascosto sulla terra» recitava un vecchio adagio zen che Anna ama molto.
Così è sulla sua scrivania dove ILO si mostra insieme ai progetti, alle matite e alle riviste anziché celarsi anonimo in un cassetto. Ad Anna piace sperimentare quel motto immergendosi appieno in ogni suo viaggio.
Che sia in una città come in un museo, al cinema o in un bel ristorante purché possa abbandonarsi al rapimento estetico o sensoriale.
Sono l’interazione e l’esperienza fisica ad affascinarla, non tanto i singoli elementi attrattivi: «Mi piace vivere il particolare di quei contesti, non visitarli nella globalità, farmi sedurre dall’impiattamento di un cibo ad esempio, dalla gestualità e dalla manualità della sua preparazione, dai colori di un film o dalla contemplazione delle persone davanti ad un bel quadro».

STORIE
Anna Zanfrà
